Tutto e subito: il progresso malato

A partire dagli anni 2000 il progresso scientifico e tecnologico ha raggiunto livelli incredibili, modificando totalmente l’approccio umano al mondo; i benefici di tutto questo sono lampanti dall’ambito medico alla semplificazione della quotidianità, ma quali sono i danni collaterali di questo progresso? Sarebbe ambizioso provare a condensare tutto in un solo articolo, quindi mi concentrerò solo su alcuni su i quali ritengo essere urgente una riflessione.

Social Network, smartphone, Wikipedia e molto altro, hanno introdotto nelle usanze comuni l’interazione tra due termini non sempre in relazione tra loro: tutto e subito.Facendo un piccolo esperimento per comprendere a pieno questo aspetto a tratti banale, si scopre come avendo a disposizione un’enciclopedia e un computer, per trovare l’informazione “Nike di Samotracia”, si spendono quasi due minuti con l’enciclopedia e quindici secondi con Wikipedia.

Detta così sarebbe opportuno pensare che internet sia la versione favorita per la ricerca, ma qual è la conseguenzadi questa interazione tutto-subito?

Essa è intrinseca nell’uomo che fin dalla sua forma primordiale non è mai stato sazio del necessario, tra non molto tempo 15 secondi non saranno più sufficienti, come lo smartphone  non lo sarà, come mai nulla lo sarà. È questo il circolo vizioso che sta annientando l’essere umano: La necessità di un tutto sempre maggiore e un subito sempre più prossimo.

Questo è i principio fondante dell’ economia moderna, da cui deriva il consumismo e con esso la polarizzazione delle ricchezze e il degrado dell’ambiente

Sapevate che l’aumento della ricchezza dell’1% più ricco della popolazione mondiale è pari a sette volte la quantità necessaria a far uscire 789 milioni di persone dalla povertà estrema ? Sono dati dell’Oxfam International.

Sapevate che nel mondo finiscono nel cestino circa 1,3 miliardi di tonnellate di alimenti, che i nostri rifiuti hanno generato un’isola di plastica più grande di Spagna e Portogallo nell’oceano Pacifico, che abbiamo inquinato l’Everest e persino la Luna ?

Il mondo sta marciando verso  il declino più totale e il nostro pianeta ci sta mandando un SOS, allora se è vero che il futuro non è dato ma va fatto, è arrivato il momento di fare la mossa del gambero, rinunciare a qualcosa e immaginare una nuova modernità che conviva con il nostro ambiente.

Fonti : Osservatoriodiritti.ittoday.it, actionaid, adnkronos

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