La Chimica del Like

Dietro ogni like sui social c’è un palco, come ad un concerto.

Immagina di essere al concerto del tuo artista preferito, hai fatto una fila interminabile, sei arrivato sotto al palco e finalmente è lì davanti a te a cantare.  

Ora immagina di essere sul divano di casa tua, è lunedì, sei in pausa pranzo e hai appena pubblicato una foto della visita al museo del giorno prima e stai ricevendo una miriade di like e commenti da parte dei tuoi amici, ti stanno anche prendendo in giro, ultimamente le tue domeniche sono fatte di passeggiate e visite al museo, altro che aperitivi. 

Le sensazioni che provi sono le stesse: l’eccitazione che attraversa il tuo corpo prima che l’artista salga sul palco e la frenesia delle notifiche, che a raffica si mostrano sullo schermo del tuo cellulare. 

Tutto risiede nel cervello, il quale rilascia la dopamina, sì, quella sostanza che si libera nel nostro corpo quando mangiamo la cioccolata. 

La dopamina è esattamente come la pallina che tiri al tuo cane, una calamita che ti guida nelle situazioni di eccitazione e che nel momento in cui le vivi, o nell’attimo successivo al loro termine, ti permette di sentirti felice, hai l’umore al massimo e l’adrenalina ti pervade. 

Molecola di dopamina

Ritorniamo però al concerto, una volta terminato sei attivo, adrenalinico, esci dall’arena e hai ancora la musica che rimbomba nelle orecchie; quando sei a casa, torni a fare quello che stavi facendo prima di cliccare “pubblica” e l’adrenalina finisce lì, ma la sensazione di gratificazione, di ricompensa secondo degli studi può essere paragonabile a quella del concerto. 

I social media ci hanno dato un magazzino illimitato di stimoli, ma attenzione (!!), non sempre sono positivi. 

Un like, un commento, una visualizzazione possono essere uno stimolo positivo e quindi un impulso di dopamina, ma se non riceviamo i like che ci aspettiamo, i commenti e le visualizzazioni attese la dopamina è pronta a diminuire e al nostro cervello quello che arriverà sarà solo un feedback negativo, portando a non impegnarci più. 

Passi il tuo tempo mentre fai colazione su TikTok? La tua pausa pranzo scrollando la home di Instagram? Inevitabilmente stai paragonando la tua vita a quella degli altri, guardi le foto, i video ed è facile pensare che la vita che vedi sia migliore della tua. 

MA! GUARDA BENE, NON LO È! 

J-Ax cantava: “ogni ricordo è più importante condividerlo, che viverlo[…]”,quindi, ti chiedi mai se quando pubblichi un reel o ancora, quando pensi di fare un video di una cosa figa che stai facendo, non sia per il semplice fatto di doverla poi condividere?

Ci ritroviamo a pubblicare la foto in posa, quella curata, le situazioni positive e divertenti, ma la vita è fatta di tanto altro. 

La linea tra il voler condividere il quotidiano, o un viaggio oppure un’esperienza e il dover fare una fila per un’opera d’arte, andare ad un concerto solo per il gusto di fare un video, pubblicarlo, mettere giù il telefono e andare via è molto sottile.

Ti esorto a riflettere, quando apri un social chiedi se il tuo umore dipende da un like messo o mancato, dal voler condividere oppure dal doverlo fare.

Sara Tizzano

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